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Quante donne sono impiegate in studio e lavoro riguardanti materie STEM?
I divari di genere in queste discipline possono creare scenari futuri poco competitivi e ad appannaggio esclusivamente maschile? Cosa possiamo fare per cambiare la situazione Italiana?
STEM cosa significa?
STEM è l’acronimo di “Science, Technology, Engineering e Mathematics”; indica l’insieme di tutte quelle discipline scientifico-tecnologiche e i relativi campi di studio e lavoro.
I dati delle ragazze e donne laureate o lavoratrici nelle materie STEM nel mondo
Nel mondo si stima che le donne costituiscano solo il 28% della forza lavoro nei campi STEM, solo il 30% dei ricercatori è donna e di questi solo il 12% diventa membro di accademie scientifiche nazionali.
I dati delle ragazze e donne laureate o lavoratrici nelle materie STEM in Europa
I dati europei alzano la media mondiale. Solo in Europa, il 41% di ingegneri e scienziati sono donne, ma il dato varia molto da paese a paese e l’Italia è, come spesso accade in questo tipo di classifiche, fanalino di coda.
I dati delle ragazze e donne laureate o lavoratrici nelle materie STEM Italia
L’Italia è uno degli ultimi paesi per laureate STEM che sono il 34%. È più indietro di: Lettonia, Serbia, Montenegro, Lituania, Moldavia, Croazia, Bulgaria, Bosnia e Romania dove le laureate in materie STEM superano il 45%.
I segnali verso un tiepido miglioramento ci sono: le iscritte a corsi STEM, negli ultimi anni sono cresciute del 5%, ma il divario non è certo rassicurante.
I fattori chiave del gap di genere
Iniziamo subito con il dire che non si tratta di una minor inclinazione naturale, dovuta alla differenza di genere (come si è ipotizzato in passato), ma di veri e propri fattori socio culturali.
- Stereotipi di genere: I campi STEM sono spesso visti di appannaggio esclusivamente maschile, per questo, insegnati e genitori, non incoraggiano lo studio e le capacità matematiche delle ragazze già a partire dall’età prescolare.
- Culture dominate dagli uomini: poiché un minor numero di donne studia e lavora nelle STEM, questi campi sono escludenti e dominati dagli uomini, che non supportano o attraggono le donne e le minoranze.
- Role models: le ragazze hanno meno modelli a cui ispirarsi. Sono pochi gli esempi di scienziati e ingegneri nei libri, sui media e nella cultura popolare.
- Opportunità lavorative: nonostante voti di laurea maggiori dei colleghi maschi e termine degli studi in corso, le ragazze occupate ad un anno dalla laurea in discipline STEM sono il 2,5% in meno dei ragazzi!
Cosa fare allora?
Servono modelli di riferimento che possano far avvicinare le ragazze a queste materie e una sovversione dei modelli socio culturali a partire dall’età prescolare.
Solo in questo modo sarà possibile avvicinare sempre più donne a queste discipline, creare dei precedenti e quindi dei nuovi modelli tutti di ispirazione femminile.
Più donne entrano nei campi Stem, minore o azzerato sarà il divario retributivo e migliore quindi la sicurezza economica delle donne, garantendo al settore una forza lavoro diversificata e per questo più viva e produttiva.
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Fonte dati: Digitazone, La repubblica, Corriere della Sera