Il 24 settembre abbiamo partecipato alla seconda giornata dell’Italian Tech Week. A quasi una settimana di distanza abbiamo deciso di raccogliere i pezzi, le emozioni e le sensazioni che ci ha trasmesso questo grande evento.

Ecco cosa vi siete persi.

Location. 

Per quanto abituati a lavorare da remoto, il piacere di tornare in presenza in uno spazio splendido e ricco di fermento creativo è motivo di gioia per noi e di vanto per gli organizzatori che non avrebbero potuto scegliere luogo più azzeccato. L’evento, infatti, si è svolto presso le OGR di Torino: un complesso industriale un tempo votato alla riparazione di treni dove oggi trovano spazio impresa, innovazione e cultura contemporanea

Ritardo sull’innovazione.

Nella seconda giornata Enrico Resmini, amministratore delegato di Cdp venture capital, commenta i dati riportati anche da Saeed Amidi, CEO & Founder @Plug and Play, sul ritardo dell’innovazione in Italia. In Italia stiamo investendo su startup e nuove imprese quanto investiva la Francia 7 anni fa e la Spagna 5 anni fa. 

Inutile dire che abbiamo di che lavorare, ma i segnali sono positivi, infatti, secondo SWG, nel 2021 gli investimenti in startup supereranno il miliardo di euro, investimento ancora piccolo ma un grande segnale per l’Italia. Sempre Resmini assicura che il prossimo anno raddoppieremo ulteriormente il capitale, riuscendo in poco tempo a colmare il gap con gli altri stati europei.

Un’Italia in Fermento.

Una cosa chiara, limpida, che abbiamo portato a casa dall’Italian Tech Week è il grande fermento che c’è oggi in Italia. 

Dopo anni di immobilismo sembra scattata finalmente la scintilla, soprattutto per quanto riguarda i settori legati all’innovazione e alla tecnologia. Stiamo vivendo a tutti gli effetti un nuovo rinascimento italiano. La prova è nelle idee, nelle imprese, nei cambiamenti che stanno facendo nuovi e vecchi imprenditori (basti solo pensare allo sdoganamento dello Smart working!!!), ma anche nel rientro di talenti dall’estero che decidono di mettersi in gioco e dare all’Italia un’altra opportunità.

Un altro forte segnale è stato dato dal cambiamento radicale delle infrastrutture della pubblica amministrazione, guidate al momento da Vincenzo Di Nicola, che finalmente iniziano a funzionare (Pago PA, app IO, Green Pass) e nei cambiamenti in atto e futuri nella sanità digitale e nella telemedicina.

Italian Tech Week

Il ruolo chiave della tecnologia. 

La tecnologia serve per migliorare la vita, non complicarla, lo hanno detto tutti, anche Elon Musk ovviamente, ma abbiamo avuto le prove tangibili di questa frase quando sono salite sul palco Ambra Sabatini, Martina Caironi e Monica Contrafatto, podio italiano nei 100mt paralimpici a Tokyo 2020. Le protesi altamente tecnologiche permettono loro di vivere una vita normale. Il loro consiglio è quello di iniziare a correre ed è davvero il momento giusto per farlo!

L’Italia prende posto nello spazio. 

All’Italian Tech week abbiamo scoperto un’Italia che ama lo spazio, non solo per quanto riguarda film e e serie di fantascienza! 

Sono moltissimi gli italiani preparati sull’argomento, solo durante la giornata di venerdì abbiamo visto salire sul palco e parlarci dello stato dell’arte delle “cose dello spazio” tantissimi esperti: Ersilia Vaudo Scarpetta ci ha spiegato le origini del nostro universo, Paolo Nespoli, Giorgio Saccoccia, Morena Bernardini ci hanno portato le loro testimonianze e precisato dove si trova l’Italia in questo momento, Elon Musk che a sorpresa era in diretta dal Texas con un ingegnere Italiano e infine le nuove imprese che lavorano per e con lo spazio come D-Orbit che offre soluzioni basate su tecnologie proprietarie che consentono l’ottimizzazione delle operazioni sia in orbita che a terra attraverso la consegna dell’ultimo miglio di satelliti, trasporto orbitale, logistica spaziale e gestione dei rifiuti spaziali. 

Ci sarebbero tante altre cose da dire e tante ne sono state dette, vi lasciamo con la frase di A. Einstein citata da Elon Musk durante il suo discorso

“É meglio essere ottimisti ed avere torto piuttosto che pessimisti ed avere ragione.”