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Il proximity marketing, cioè il marketing basato sulla prossimità, non è affatto un concetto nuovo: dal volantinaggio solo in alcune zone della città, alle insegne poste in luoghi specifici, il marketing di prossimità è sempre esistito e anzi, è stato ed è tutt’oggi uno dei più usati per promuovere le attività locali.
Con l’avvento di internet, però, il proximity marketing si è evoluto e non distribuisce più volantini fisici, ma attiva notifiche virtuali sugli smartphone delle persone che potrebbero essere interessate ad un certo prodotto o servizio in una certa zona.
Oggi possiamo dire che il marketing di prossimità è basato sull’attivazione di notifiche altamente personalizzate sul proprio smartphone. Viste le grandi possibilità offerte dal proximity marketing, dal 2015, sempre più brand hanno riorganizzato le proprie strategie di marketing attorno a questa nuova tecnologia. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e come funziona.
Cos’è il marketing di prossimità?
Il marketing di prossimità consiste nel rivolgersi ai potenziali consumatori con annunci personalizzati in base alla distanza di un consumatore (o dispositivo) da un luogo specifico e invogliarli a prendere una decisione di acquisto nell’immediato futuro.
Come funziona il proximity marketing?
Il marketing di prossimità per funzionare ed essere attivato ha bisogno di due strumenti fisici: un beacon da cui trasmettere il messaggio ed uno smartphone con bluetooth abilitato. Una volta che sono presenti questi due dispositivi, il bluetooth del telefono dovrà entrare nel raggio di portata del beacon che di solito si aggira attorno ai 70/80 metri, per poter ricevere informazioni sotto forma di testo, immagini o video.
Per utilizzare il proximity marketing è quindi necessario:
- Che il bluetooth sul dispositivo del consumatore sia attivo.
- Un beacon deve essere installato nell’area in cui si trova il consumatore, al fine di inviare messaggi di marketing o altre informazioni.
- Il consumatore target dovrebbe aver scaricato l’applicazione mobile pertinente e averla installata sul proprio telefono in grado di ricevere notifiche push, oppure il suo telefono deve essere abilitato all’uso di NFC o QR code.
Ma cosa sono esattamente i beacon?
I Beacon sono dei dispositivi elettronici in grado di trasmettere, tramite bluetooth, limitate quantità di informazioni. Hanno una portata di circa 70/80 metri e funzionano con batterie. Ne esistono per uso interno ed esterno e il loro costo varia dai 10 ai 40 euro.
Come avviene la trasmissione del messaggio pubblicitario?
- Rilevamento del dispositivo: un Beacon cerca i dispositivi mobili abilitati Bluetooth nel suo raggio di prossimità mentre trasmette il suo numero ID a intervalli regolari.
- Richiesta di autorizzazione: per ogni dispositivo mobile abilitato Bluetooth rilevato all’interno del raggio di prossimità del beacon, invierà richieste ai consumatori che chiedono l’autorizzazione a comunicare con il proprio dispositivo mobile.
- Caricamento di contenuti: una volta che il consumatore concede l’autorizzazione verranno mostrati sul suo smartphone i messaggi di marketing personalizzati comprensivi di testo, immagini, audio e video.
Uno sguardo al futuro del marketing di prossimità!
Man mano che il marketing di prossimità prende piede, vedremo sempre più brand utilizzare beacon, codici NFC e QR per raccogliere dati sui consumatori che a loro volta consentiranno ai marchi di comunicare meglio con i propri clienti con un impatto positivo e una soddisfazione generale.
Le persone vogliono i consigli personalizzati
Anche voi vi spazientite quando vi arrivano consigli su prodotti sui quali non avete interesse? Non siete i soli, secondo lo studio “Trends in Personalization”, il 96% di tutti i marketer concorda sul fatto che la personalizzazione migliora le relazioni con i clienti. L’88% ha segnalato un aumento misurabile del business derivante dalle proprie campagne di personalizzazione. Ecco perché, il marketing di prossimità è una tacca sopra il resto. Utilizzando beacon, codici QR e tecnologia NFC, gli esperti di marketing possono mostrare notifiche che invitano gli utenti a ottenere sconti, premi o persino a effettuare il loro solito ordine nel negozio in cui si trovano.
La privacy è una delle principali preoccupazioni
I consumatori sono diventati più preoccupati per la privacy dei propri dati. Ecco perché il marketing di prossimità è al primo posto. I Beacon non sono in grado di raccogliere alcun tipo di dato. La raccolta dei dati può essere implementata solo lato smartphone.
Beacon e GDO
In alcuni supermercati (tra cui anche i nostri clienti), gli utenti possono ricevere, tramite app, promozioni o sconti dedicati a seconda della posizione all’interno del negozio. Per esempio se sono vicini al banco della frutta possono ricevere notifiche sugli sconti e promozioni di questo reparto e approfittarne subito senza perder tempo a leggere ogni offerta o cartellino.
Beacon contro GPS
Parlando di Beacon vi sarà venuto sicuramente in mente il sistema GPS, tuttavia l’utilizzo dei beacon presenta svariati vantaggi: hanno un’alta precisione nel riconoscere le posizioni, un basso impatto sul consumo di batteria del telefono, un raggio di azione limitato e una localizzazione sia outdoor che indoor. Tutti motivi per preferire i beacon all’utilizzo del GPS che è meno preciso, consuma molta batteria ed è inefficace in indoor.
Previsioni future
Il proximity marketing rende l’esperienza utente all’interno di uno store fisico o per strada estremamente ibrida, molto simile a quella di un e-store. L’utente si fa guidare dalle informazioni, promozioni e alert che arrivano sullo smartphone, può vedere i prodotti correlati a quello di suo interesse, usufruire di sconti direttamente in cassa o parlare con l’assistenza clienti e infine, procedere con l’acquisto direttamente in store.
Il proximity marketing è sempre in crescita e sta trovando anno dopo anno, incredibili applicazioni e sviluppi anche nel mondo retail e GDO.
Se siete interessati alle applicazioni del proximity marketing scriveteci!