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Fare la spesa online e farsela consegnare a casa in 15-30 minuti? con il quick-commerce è realtà.
Lo scenario è questo: sei a casa che stai cucinando o preparando una cena e ti accorgi di non aver a disposizione uno o due ingredienti, che ti manca il sale e che con quelle pietanze ci starebbe bene anche una bottiglia di vino. Apri lo smartphone, apri un’app, scegli gli articoli che desideri e ordini. E voilà, il tuo ordine arriva a casa tua in pochi minuti. Benvenuti nel mondo del quick commerce.
Cos’è il quick commerce?
Il quick commerce o “consegna espressa“, è il modo in cui alcuni player promettono di consegnare articoli, principalmente generi alimentari, in pochi minuti dall’ordine (massimo 30), tempi ben diversi da quelli di un eCommerce tradizionale che per processare una spesa impiega dai 2 ai 6 giorni. Il quick commerce, riesce ad essere così rapido, perché si concentra su quantità minori di articoli. Si tratta principalmente di generi alimentari, ma si possono ordinare anche articoli di cancelleria, medicinali da banco, prodotti per l’igiene personale ecc.
Il quick commerce sembra proprio essere il prossimo punto di svolta dell’eCommerce. Secondo Elisa Pagliarini, General Manager di Glovo Italia “siamo alla terza generazione del commercio”.
Come funziona il quick commerce?
Il punto forte delle piattaforme di q-commerce è la rapidità della consegna, che viene garantita principalmente grazie a piccoli dark store, situati in diversi punti della città ad alta densità e richiesta.
Questi magazzini hanno circa 2.000 articoli ad alta richiesta, un numero ben inferiore rispetto ai magazzini ben forniti della GDO situati alla periferia di paesi e città.
Le piattaforme di q-commerce funzionano anche come aggregatori di servizi, che si collegano ai negozi locali. Quando l’ordine viene effettuato da un cliente, viene automaticamente indirizzato al commerciante o magazzino più vicino.
Perché ha successo il quick commerce?
Secondo il Global Data il quick commerce è in forte ascesa per 5 fattori principali:
- stili di vita frenetici
- urbanizzazione
- famiglie ristrette o mononucleari
- invecchiamento della popolazione
- covid-19
Secondo un sondaggio di Digital Commerce 360 / Bizrate Insights del febbraio 2021, su 1.047 acquirenti intervistati, il 68% di questi ha affermato che la spedizione veloce li porterebbe a effettuare un ordine online. La consegna rapida e rapidissima sta diventando quindi una discriminante sempre maggiore per il successo di un eCommerce.
Quick commerce e mezzi di consegna
Questo tipo di commercio, per essere veloce ha bisogno di mezzi di consegna altrettanto veloci e smart. Per le consegne dell’ultimo miglio, le società di quick-commerce utilizzano principalmente rider a bordo di bici, bici elettriche, monopattini, motorini e motorini elettrici.
L’utilizzo di mezzi totalmente green come bicicletta, e-bike e monopattini è meno impattante su ogni singola spesa e permette di effettuare le consegna in brevissimo tempo, evitando problemi di traffico, soste e parcheggi.
Chi sono i principali player?
A livello mondiale i player sono davvero moltissimi e stanno crescendo ogni giorno con il crescere della domanda. In India, Cina, America, viste le caratteristiche delle grandi metropoli e la concentrazione di popolazione in superfici ristrette, questo tipo di mercato è già consolidato.
Per quanto riguarda l’Europa, invece, il quick commerce lo incontriamo per la prima volta nel 2011, grazie ad un’azienda Tedesca con base a Berlino: Delivery Hero. Delivery Hero oggi è presente in oltre 50 paesi tra Europa, America Latina, Medio Oriente e Asia.
Gorillas nasce invece nel 2020, sempre a Berlino e gestisce 180 magazzini in 9 mercati. Glovo , con sede in Spagna, si trova in 1,300 città in 25 paesi del mondo. In Europa ci sono, ad oggi, oltre 10 compagnie che si occupano di quick commerce e la metà sono nate nel 2020, quando la pandemia ha spinto il commercio online e la richiesta di ricevere a casa beni di prima necessità (e non solo).
Il q-commerce è una moda o un nuovo modo di fare la spesa?
Il quick commerce è una realtà consolidata nelle nostre città, un nuovo modo di fare la spesa. Anche il grocery tradizionale, oltre alla delivery e al click and collect si sta preparando per proporre questa tipologia di servizio. Siamo sicuri che, nel breve periodo, saranno molte le insegne della GDO ad approcciare questo nuovo mercato.
Tuttavia non possiamo che chiudere con una domanda: il quick commerce, visti gli elevati costi e le basse marginalità su ogni spesa, è solo una parabola, destinata ad andare incontro ad un inevitabile declino o il suo futuro è quello di prosperare e diventare parte integrante delle abitudini di fare la spesa?
Se volete sviluppare una soluzione di quick commerce, scriveteci!